Dolor et Spes
Installazione azione (fase prima)
locazione : Chiesa di
Santa Maria Paganica – L’Aquila, Italia
Dolor et Spes è una
installazione che si colloca in un tempo che è storicamente databile, in quanto
svolgimento, ma che è anche un tempo dell’anima, di quanti hanno vissuto
l’esperienza del sisma, pochi secondi la cui durata è per sempre impressa nel
loro intimo.
Dolor et Spes si colloca in uno
spazio che non è stato scelto a caso: in una delle chiese più antiche e più ferite
della città.
In una chiesa che, nella storia, ha vissuto tante dolorose
distruzioni, ma sempre ha ritrovato la speranza della ricostruzione.
Il dolore
e la speranza sono sentimenti universali che ognuno ha avuto modo di provare.
Per L’Aquila queste parole hanno oggi assunto un significato particolare: chi
era nella nostra città, quella notte, si porta dentro un senso profondo del
dolore e si costringe a guardare avanti.
Chi crede, vive l’esperienza del
dolore e della speranza innalzando i propri occhi al cielo; chi non crede cerca
nella propria ragione e nella propria umanità difficili risposte e la forza di
innalzarsi verso una più alta dirittura morale.
Dolor et Spes sono due presenze che insieme
rappresentano, nel loro slancio fisico, che è anche segno nello spazio, questo
moto verso l’alto insito in ognuno di noi.
Dolor et Spes sono due Madonne, perché nella cultura della nostra terra
la Vergine è insieme immagine del dolore e della morte e gioia e speranza della
resurrezione.
Queste due presenze, segni di
realtà estreme, comunicano con immediatezza a tutti e non solo ai credenti, perché sono patrimonio di una memoria collettiva
radicata nella storia comune.
In particolare le due sculture appartengono ad
una tradizione artigianale del
patrimonio popolare che comprendeva l’atto della vestizione da parte dei
fedeli, prima della processione.
L’elaborazione dell’artista si esplica non solo nell’immediata denotazione
del gruppo scultoreo, ma nel reiterarsi
di una vestizione che, nella
contrapposizione del bianco e del nero, abbandona la forma, diventa segno,
traccia di un dolore percorso e di una speranza futura.
Scheda tecnica
L'installazione consiste nella collocazione del gruppo
scultoreo all’interno del sito della Chiesa Di Santa Maria Paganica in piena
Zona Rossa, inaccessibile.
Non è stata prevista alcuna partecipazione di pubblico,
per motivi di sicurezza, ma solo la presenza di addetti ai lavori, tra cui fotografi e registi
video.
L’Azione artistica è condivisa, ognuno attraverso il proprio linguaggio, ne offre una soggettiva versione.
Il tempo reale
dell’istallazione è stato limitato a
poche ore.
Commenti
Posta un commento