Arti Visive



IL PESO DEL VUOTO: la condizione femminile nella mostra di Donatella Giagnacovo in apertura a Perugia

 SCD Studio (via Bramante 22) a Perugia inaugura sabato 18 febbraio 2023, alle ore 17, 

“Il peso del vuoto” la mostra personale di Donatella Giagnacovo, a cura di Barbara Pavan.

La mostra

 catalogo : https://issuu.com/barbarapavan469/docs/donatella_giagnacovo

L’artista aquilana che da anni pone al centro della propria ricerca la questione femminile nella sua globalità attraverso questo corpus di opere riporta il focus sulle diverse declinazioni della discriminazione nei confronti delle donne sollecitando un’osservazione capillare dei fenomeni, partendo dall’analisi certosina delle parole che usiamo e del loro significato recondito, del pensiero che sottintendono e che inconsciamente e inaspettatamente tradiscono. Lo fa immergendo il visitatore tra i fantasmi, donne di cui è rimasto il guscio che evoca esistenze segnate da una molteplicità di ferite – fisiche, spirituali, emotive – tanto più profonde quanto più invisibili; esperienze traumatiche, dolorose, faticose nascoste tra le pieghe di una normalità che nessuno vuole indagare, seppellite sotto strati e strati di doveri e divieti, zavorrate all’inferno dal peso insostenibile dei sensi di colpa. È il peso del vuoto, l’eredità infame di secoli di sottomissione e di dipendenza; come dice Giagnacovo di uno dei suoi eterei abiti/corpo - “nulla che veste il nulla”.

La mostra desta da un torpore indotto da una sottovalutazione delle ombre lunghe delle dinamiche relazionali tra gli individui, tra gli stessi e le comunità in cui vivono, tra queste e la società contemporanea: cullati da una ambigua certezza di aver ormai superato brillantemente i tempi oscuri della discriminazione nella nostra società matura e impermeabile a fenomeni sessisti, continuiamo a considerare ogni femminicidio come uno sporadico, tragico, singolo evento eccezionale.

La drammatica urgenza delle molte istanze legate al femminile è restituita qui da un’uniformità monocromatica comune a tutto il corpus di opere: il bianco diviene esso stesso linguaggio e metafora di quell’ambiguità tra essere ed apparire che spesso inganna nella percezione della realtà. Evocativo di un ideale di purezza, a differenza del colore che è clamore, rumore, caos, il bianco induce una condizione di rilassato abbandono, allude ad una quiete domestica e sicura sottolineando quanto sia facile, rassicurati dall’apparenza, non accorgersi della vera sostanza delle cose che vediamo. Ci muoviamo a lungo tra queste figure leggere quasi in uno stato di piacevole suggestione prima di riuscire ad udire e comprendere la loro voce e destarci da un sonno che è rifugio e difesa dalle brutture della veglia per scoprire la struggente verità che il bianco aveva così diligentemente custodito. Transitiamo dunque con una nuova consapevolezza attraverso il percorso della mostra in cui riconosciamo ora una moderna e laica via crucis, espiando la colpa di una superficialità diffusa che in parte è endemica del nostro tempo e che non raramente poggia sulle spalle dei più indifesi. Ne usciamo sicuramente scossi dall’aver improvvisamente sollevato il velo su una realtà che sembrava altra da ciò che è.

L’artista consegna un testimone, l’invito ad andare oltre la superficie, ad agire per cambiare le cose, per alleggerire quel peso e colmare quel vuoto che non appartengono solo all’altrove.

La mostra sarà visitabile fino al 18 marzo 2023, su appuntamento al mob. 347.177 6001











                  
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                                                     13- 22  gennaio 2023 presso lo stand di ArteMorbida

https://www.artemorbida.com/30x30-cm-il-nuovo-modulo-dellarte-tessile-artemorbida-xs-project/



                                                      
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8 OTTOBRE 2022
GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
NATUS ITERUM
STUDIO NACCARATO
GAGLIANO DI CATANZARO
A CURA DI 
LARA CACCIA








8 OTTOBRE 2022
SYART SORRENTO FESTIVAL

Il SyArt Sorrento Festival, evento internazionale dedicato all’arte contemporanea, dall’8 ottobre al 30 novembre è ospitato a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento.

Gli organizzatori i coniugi Cappiello e Rossella Savarese della SyArt Gallery impegnati nel coordinamento dei trentasette artisti in mostra, per il sesto appuntamento della kermesse presentano circa cento opere in rappresentanza di Paesi quali Italia, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Nigeria, Regno Unito, Cina, Germania, Austria, Iran e Colombia.

Un appuntamento che dal 2017 caratterizza e impreziosisce il calendario di eventi ospitati dalla Fondazione Sorrento. Da un’idea del visionario collezionista Leone Cappiello il format nel tempo si è strutturato divenendo, per gli artisti che riescono a superare le selezioni, una opportunità di crescita con una concreta visibilità internazionale. Alla storica dell’arte Rossella Savarese, curatrice e direttrice artistica del Festival, l’arduo compito di selezione finale tra le centinaia e centinaia di richieste giunte nelle varie edizioni che si susseguono. In mostra nelle ampie sale espositive di Villa Fiorentino pittura, scultura, installazioni, fotografia, fiber art, digital pop, video art. Non mancano i progetti site-specific tra cui “Possiamo scambiare le figurine” di Rafael Romero artista e docente spagnolo che con il suo progetto motiva la partecipazione dei cittadini alla cultura e alla conoscenza. Romero “scambia” i suoi acquerelli (per la Città di Sorrento sceglie un soggetto marino) con le "carte collezionabili" create dai visitatori. Il murale finale è composto esclusivamente dalle opere realizzate dai partecipanti e donato alla Città di Sorrento. La stessa idea progettuale è stata accolta in musei ed istituzioni culturali in Spagna, Argentina e Marocco e vi hanno partecipato più di quattromila persone.

Altro interessante progetto site-specific è “We were there” dell'artista iraniana Arezu Zargar.

Il tema centrale di questo progetto è un’indagine sul come essere presenti mentre siamo assenti. La nostra presenza è fisica? Siamo davvero nello stesso luogo, a condizione che la nostra presenza sia registrata? Un lavoro articolato che combina scultura, installazione e video art e che sintetizza il leitmotiv curatoriale dell’intera mostra che attraverso media e ricerche molteplici racconta dell’essere umano e del suo atavico dimenarsi in uno spazio fisico e mentale.

Si conferma inoltre la collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli con il progetto “Adotta una parete”. L’artista Gualtiero Redivo e la SyArt Gallery donano all’ospedale un’opera quale strumento di terapia e fonte di beneficio per i pazienti.

Il trofeo ligneo per l'assegnazione del Premio Arbiter Fata Verde, riconoscimento riservato ad uno degli artisti in mostra, è realizzato dall’artista sorrentino Toni Wolfe.

 

ARTISTI IN MOSTRA:

 

RAFAEL ROMERO Spagna

ALESSANDRA PASQUA Italia

ELAINE B. CHAO USA

ANNE BENNETT Regno Unito

CHIDI CHIBUEZE Nigeria

CRISTINA CIANCI Italia

MARGHERITA LIPINSKA Polonia

LIA KIMURA Polonia

LI LEI Cina

LAURA GUILDA Germania

ANDREA CIRIMINNA Italia

OBANDER CEBALLOS Colombia

RESUL JUSUFI Austria

ANGELICA ROMEO Italia

RENATA PETTI Italia

MICHELE TURBANTI Italia

ALDO MARRONE Italia

MARCO IANNACCONNE Scarlet Lovejoy Italia

DANIELA DI LULLO Italia

KRAYON Italia

MAURIZIO ESPOSITO Italia

MARCELLO QUARTA iItalia

TEALTRO Italia

RUBEN STAIANO Italia

MARGHERITA LEVO ROSENBERG Italia

MASSIMO CAMPAGNA Italia

MARGHERITA GRASSELLI Italia

CRISTINA MARIANI Italia

SUSANNI CATI Italia

MARIA JANNELLI Italia

DONATELLA GIAGNACOVO Italia

CHIARA VINCENZI USA

VITTORIO IAVAZZO Italia

AREZU ZARGAR Iran

RENATO GALBUSERA Italia

IWA KRUCZKOWSKA  Polonia

JOLANDA DRUKKER MURRAY Germania

 

 

 









L’INCANTO
Gioielli d’arte e monili d’autore in mostra

SCD STUDIO
Perugia
1 ottobre – 5 novembre 2022

Sappiamo che già i Neanderthal che vivevano in Europa creavano monili con perle perforate ricavate da piccole conchiglie marine risalenti a 115.000 anni fa. Gli esseri umani, dunque, hanno indossato gioielli lungo tutta la loro storia, in modo trasversale e con funzioni molto diverse - dal fissare indumenti o capelli fino ad essere status symbol della propria classe sociale; ma anche portatori di messaggi personali d’amore, dolore, fortuna; medium per suggellare nozze, nascite, amicizie; simboli di una qualche forma di appartenenza, sia essa etnica, religiosa o sociale; o, ancora, nel loro significato più arcaico, per fornire protezione talismanica, amuleti contro il male, qualunque fosse la sua forma. Ma sono e sono state anche fenomenali opere di alto artigianato, piccoli capolavori d’arte, preziose testimonianze di talento e creatività realizzate attraverso abilità tecniche e manuali impareggiabili.

 
La stagione espositiva 2022/23 di SCD Studio esordisce come lo scorso anno con una mostra dedicata a sei artiste che si misurano con la dimensione del gioiello-scultura e del monile. Susanna Cati, Elisabetta Corrao, Donatella Giagnacovo, Sandra Mrowinski, Silvia Ranchicchio, Barbara Ventura si confrontano attraverso tecniche, materiali e contenuti declinati in oggetti da indossare trasformandoli in linguaggio contemporaneo, in opere d’arte uniche e minime.


Dopo L’INGANNO nel 2021 che aveva messo al centro dell’attenzione l’ambiguità dell’apparenza dei materiali rispetto alla loro sostanza, L’INCANTO raccoglie opere scultoree nate dalla sperimentazione di materie e tecniche ibride ed alternative – plastica riciclata, elementi naturali, carte, objet trouvé.


SCD Studio prosegue anche quest’anno l’esplorazione dei molti volti dell’Arte e delle arti, confermandosi uno spazio di confronto e incontro, di ricerca e scoperta.

La mostra inaugura sabato 1 ottobre 2022, alle ore 17 a SCD Studio, via Bramante 22N, a Perugia (zona Monteluce). 

Info al mob.+39 347 177 6001

SCD Studio


SERIE COSTELLAZIONI

IDRA

FUSIONI IN PLASTICA RICICLATA


SEGNI TRAME SOGNI
a cura di Angela Ciano
un evento F'Art





Lessico sentimentale


curami


 

Trovami

                                                                              tu et ego   

                                                                                SEGNI TRAME SOGNI

Tracciano segni. Compongono trame. Inseguono sogni. Tre artiste, tre donne, Caterina Ciuffetelli, Donatella Giagnacovo e Silvia Giani, espongono insieme per dare vita ad un percorso di segni e trame dalle mille sfaccettature che danno forma alle loro ispirazioni e ai loro sogni.

Le opere esposte in questa mostra, dall’evocativo titolo Segni Trame Sogni, conducono lo spettatore in un viaggio fatto di linee, forme, colori  in cui le tre artiste dialogano tra loro attraverso scelte individuali ed uniche. Ognuna ha la sua cifra e il suo linguaggio, nessuna deve qualcosa all’altra ma insieme danno vita al sogno insito nella creazione, disseminando l’itinerario espositivo di segni che creano trame e racconti.

E’ sogno l’azzurro intenso e declinato nelle sue tante possibilità usato da Caterina Ciuffetelli che ha concepito per questa mostra, un ciclo nuovissimo, dal titolo Azzurro appunto, dedicato all’Aquila, sua città natale lasciata molti anni fa per l’Umbria, che nasce da un riflessione sui tempi difficili e densi di sfide drammatiche che stiamo vivendo. 

E’ sogno il caleidoscopico mondo di Silvia, fatto invece di colore dalle tinte forti e contrastanti ad evocare momenti e tempi immaginifici, dove la sacralità del saper fare dell’artista fa risorgere, attraverso il riutilizzo di materie di scarto soprattutto tessuti, momenti di bellezza perduta.

E’ sogno l’uso di un bianco dalle mille sfumature, etereo o denso che crea opere intrise di materia oppure leggerissime; un colore non colore quello scelto da Donatella per riflettere, anche attraverso l’uso delle parole, sulla condizione umana. Opere di una bellezza diafana che asseriscono concetti urgenti.

Insieme Caterina Ciuffeteli, Donatella Giagnacovo e Silvia Giani raccontano la loro creatività attraverso opere che sono presenze forti e ci parlano dell’indecifrabile momento del fare artistico che altro non è se non sogno inteso come momento culmine e conclusivo del percorso creativo. 

Fare arte come azione urgente che conduce il pensiero in profondità, a percorrere strade sempre nuove per narrare ognuna il proprio mondo. Ognuna con le sue peculiarità, Silvia Donatella e Caterina insieme ci raccontano l’essere umano capace di superare momenti drammatici, capace di interiorizzare ma anche di denunciare la bruttezza intesa in tutte le sue espressioni, capace di far diventare materiali di scarto “testata d’angolo”.

E cos’è l’arte se non tutto questo?

Nel suo ciclo AZZURRO, Caterina Ciuffetelli, intreccia il colore con filo di iuta a creare percorsi e labirinti che lanciano sfide continue allo spettatore, nella consapevolezza che attraversare le cose che accadono deve condurre alla contemplazione-riflessione che serve ed aiuta a guardare avanti, a superare le prove per affrontare il futuro con rinnovata fiducia; non a caso l’azzurro  per Wassilly Kandinskij è l’elemento della quiete che richiama l’uomo verso l’infinito. Il messaggio che l’artista ci invia è libero e positivo; attento ad unire al bello del colore e delle materie scelte, l’estetica quindi, una attenta riflessione sulla condizione umana di fronte alle sfide che la storia pone,  l’etica quindi “…in queste opere – scrive Caterina Ciuffetelli – parlo della contemplazione come insperata e salvifica possibilità di approcciare il mondo. Contemplazione non opposta all’azione bensì in grado di cambiarne il verso, se necessario”. E’ questo il sogno a cui anela l’artista creando opere che al primo sguardo sono segni che vivificano trame.

C’è la stessa riflessione sulla condizione umana, ed in particolare su quella femminile, nelle opere di Donatella Giagnacovo, dove il colore predominante, che è poi la sua cifra stilistica, è il bianco. Il bianco in arte è il colore scientifico e psicologico in assoluto, una non pigmentazione che allude ad una informalità perfetta; per Donatella il bianco è un contenitore di concetti che viene rafforzato,  in alcune delle opere esposte, attraverso l’uso della parola. Il monocromo perde così la sua  uniformità arricchendosi grazie all’uso di materiali tra i più disparati ( piume, garze, plastica, paglia ), mostrandosi a volte candido e diafano simbolo di purezza e leggerezza, a volte intriso di messaggi che inevitabilmente richiamano alla riflessione. Sono opere che restituiscono immagini dove la parola serve a ribadire il concetto espresso attraverso un gesto creativo che scava nella psiche umana, inchiodando lo spettatore al ragionamento.

Diverso il mondo artistico di Silvia Giani che ha in comune con quello delle compagne di questo viaggio, l’urgenza di sperimentare attraverso le materie più disparate. Nel caso di Silvia si tratta di pezzi  scartati  o semplicemente messi da parte da una società votata al consumismo sfrenato che diventano  tasselli preziosi del suo fare artistico. Sono soprattutto i tessuti, scarti di lavorazione delle aziende o ritagli di vestiti dismessi o fuori moda, a ispirare i suoi lavori. Lo scarto diviene così matrice di un percorso di creatività, stimola accostamenti cromatici e geometrici “…il processo creativo – scrive Silvia Giani – nasce dalla necessità interiore di ricomposizione della forma del ritaglio (di stoffa ndr) consentendogli una seconda vita  e si sviluppa nella ricerca di un ritmo nell’apparente disposizione casuale delle cose”. Su tutto una grande capacità e maestria artigianale  che unita alla riflessione estetica, da vita ad opere in cui la ricchezza e la preziosità del colore e della materia  rimandano a visioni di bellezza ed eleganza dove mistica e arte si fondono per mostrare al visitatore che mondi altri, fatti di splendore e maestria, sono possibili.

Segni Trame Sogni è un viaggio nella funzione taumaturgica dell’arte che crea bellezza in tanti modi diversi, senza però dimenticare che, in fondo, il bello è intorno a noi basta saper guardare per creare mondi.






           
Seminiamo Arte edizione 2022 a cura di Lea Contestabile






apri


opera in permanenza


Reminiscenze a cura di Lara Caccia
Villa Colle del Cardinale Corciano (PG)
30 maggio 2022

 

                                                                       anti_camere                                                                   
                                                                                                           




vèstiti


Di bianche spine 
a cura di Angela Ciano
evento F'Art associazione per le arti visive
Via Francesco Di Paola 13 L'Aquila
19 maggio 2022
https://www.youtube.com/watch?v=WKvixDTCmbk







                                                           
                                                                          la sposa
                                                                              

                                                                           volti

                                                          Performance : Onora il padre 2021
                                               https://www.youtube.com/watch?v=KMbNGbX_oV0&t=9s
                                              

            


Evento collettivo di impegno civile
a cura di Guendalina Di Sabatino
Corso San Giorgio Teramo
     21 settembre 2021   


       

   
 




busto e maschera contenitiva


 Seminiamo Arte a cura di Lea Contestabile
Mubaq Fossa L'Aquila 
Agosto 2021





                                                                                morte viva



                                                                           ARTICOLO 9
                                                                 casa d'artista a cura di Angela Ciano 
                                                  https://www.aqbox.tv/archivio_single.php?format=65
                                                                            febbraio 2021

                                                                     




Il giardino della memoria

 Mubaq Museo dei Bambini Fossa  L' Aquila
Giardino delle piccole stelle
agosto  2020



Cuore di mamma
opera in permanenza

 Di bianche spine a cura di Angela Ciano
Via verdi L'Aquila
07 marzo 2020







 Il giardino della memoria
L'angolo delle piccole stelle
a cura di Lea Contestabile

 Mubaq- museo dei bambini Fossa L' Aquila


  

Installazione ambientale Never Bloomed


 Let's play 

 Palazzo Fibbioni L' Aquila
  agosto 2016

  



Let's play a cura di Umberto Palestini

Chiostro degli zoccolanti 
Montorio al Vomano (TE) 
21 agosto 2015






Cane Bambino 
opera in permanenza collezione di arte contemporanea
  MUBAQ  museo dei bambini Fossa -Aq


 P'articolari
a cura di Umberto Palestini
Chiostro degli zoccolanti 
Montorio al Vomano (TE) 
21 agosto 2015



 I 99 
installazione performativa
Chiesa di San Giuseppe Artigiano L' Aquila
assemblea degli storici d'arte
 cratere e ricostruzione a cura di Tomaso Montanari 
5 maggio 2013 

http://www.6aprile.it/featured/2013/02/27/laquila-5-maggio-storici-dellarte-e-ricostruzione-civile.html






I 99 a cura di  Gianluigi Simone 
installazione performativa
Corso Federico II  L'Aquila
ottobre 2010
https://www.youtube.com/watch?v=OxRm3W67raY







     Dolor et Spes 6 aprile 2013
riscontri
 Cecilia Casorati  Christian Caliandro Gianluigi Simoni Umberto Palestini Sabrina Vedovotto 
Metastudio roma



Dolo et  Spes a cura di Umberto Palestini
galleria ARCA Teramo
Aprile 2012



                                          








My Show Room
Marzo 2009
L' Aquila

                                                                        Cuore Nero
                                                   Rassegna Trabocchi Libri e Rose 3^Edizione
                                                                a cura di Adina Pugliese
                                                                      Aprile 2012                                                     

                                                                  Muspac L' Aquila 2008 

                                                                           

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